1970 | IL FUTURO CHE NON É STATO | LA VISIONE DI RUDI GERNREICH
|
Tom Boome and Renée Holt
Picture by Patricia Faure
|
Rudi Gernreich, visionario fashion designer di origine austriaca, tra le altre cose, inventore del topless, grande sostenitore della moda unisex e disegnatore dei costumi della serie Spazio 1999, nel gennaio 1970 presentò a Los Angeles una sfilata ed una collezione per anticipare la moda del nuovo decennio destinata a fare notizia a livello planetario.
[1]
Rudi Gernreich, Austrian-born visionary fashion designer, who among other things, invented the topless, was a big supporter of unisex fashion and designed the costumes for S/F TV show Space 1999. Based In Los Angeles (January 1970) he showcased a collection to kickstart the new decade in fashion. A success that hit the headlines worldwide. [1]
|
Space 1999 | The cast
Costumes by Rudi Gernreich
|
|
Tom Boome and Renée Holt
Picture by Patricia Faure
|
Sul palco comparvero due modelli, Tom Boome e Renée Holt, rasati a pelle (sopracciglia incluse), semisvestiti in modo identico. Volutamente
sembravano gemelli. L’idea di fondo era che
la nuova moda del futuro, di cui Gernreich si faceva profeta, stemperando gli attributi
sessuali, avrebbe spostato l’attenzione dalla
forma e dall’aspetto di una persona verso altre più profonde osservazioni.
“penso che questo semplificherà molto le cose. Servirà a non farci
più pensare all’aspetto che abbiamo e ci spingerà a rivolgere tutta la nostra attenzione
alle questioni veramente importanti”.
[Rudi Gernreich]
Per le persone anziane, per le quali l’esibizione della nudità
poteva essere un problema, Gernreich proponeva un’identica rasatura, abbinata
però all’utilizzo di coloratissime cappe lunghe fino ai piedi, sempre per distogliere
l’attenzione dal corpo e non far più pensare alle mutazioni fisiche.
The two models, Tom Boom and Renee Holt, appeared on stage completely shaved (eyebrows included), identically semidressed. They appeared as twins intentionally. Gernreich clearly stated his view in this way:
“Fashion will go out of fashion. The 'utility principle' will allow us to take our minds off how we look and concentrate on really important matters.“
[Rudi Gernreich]
For the elderly, while the exhibition of nudity could be a problem, Gernreich proposed the same shaved hair combined with the use of colorful and feet-long mantles, to distract attention from the body and the physical changes.
|
1970 | Rudi Gernreich illustration for LIFE
Source: LIFE magazine |
Queste teorie nascevano in California, ma per trasferirle su scala globale, bisognava trovare una soluzione per fronteggiare
i rigori invernali, almeno per i più giovani. Per il corpo la scelta andò verso tute sintetiche aderenti, a coste pesanti, abbinate a stivaloni impermeabili a tutta gamba. Gernreich aveva pensato ad una soluzione anche per la testa senza capelli, che poteva prender freddo (o scottarsi col sole).
These “prophecies” were born in California, but in order to apply them to a global level, Gernreich had to foreseen a solution for different and harsher climates. He opted for heavily ribbed leotards in synthetic fabric, worn with waterproof thigh high boots. Also Gernreich had to found out a solution for the shaved head because of the cold and/or sunburns.
|
1970 | Rudi Gernreich illustration for LIFE
Source: LIFE magazine
|
Considerazioni e spunti che generarono la sfilata del gennaio 1970 erano nati poco prima, a seguito di un invito fatto a Gernreich, da parte della rivista americana LIFE, ad ipotizzare una visione del futuro della moda per il numero doppio che inaugurava
il decennio. Il servizio si apriva proprio sull’idea delle teste
rasate e relativa soluzione:
“Entrambi i sessi indosseranno una parrucca in Dynel
a forma di elmetto, bianca per l’estate e nera per l’inverno”.
Thoughts and ideas for the January 1970 show were previewed when THE American magazine LIFE invited Gernreich to outline the future of fashion for the double issue that started the new decade. Gernreich opened the report exactly with the idea of shaven heads and the possible solutions:
“both sexes will wear helmet-shaped Dynel wigs – white for summer, black for winter”.
|
Peggy Moffit
Picture by William Claxton
|
L’idea della forma a elmetto (il celeberrimo “taglio a scodella”), gliel’aveva senz’altro fornita la sua musa, la modella Peggy Moffit, che aveva reso celebre il “five point cut” inventato dallo stylist Vidal Sassoon.
The idea of helmet-shape certainly came from his muse, the model Peggy Moffitt, who got famous because the "five point cut" invented by stylist Vidal Sassoon.
|
Peggy Moffit
Picture by William Claxton |
Il concetto di Gernreich era illustrato su LIFE con questa immagine:
Gernreich concept was illustrated with the below picture
|
1970 | Rudi Gernreich illustration for LIFE |
Nel frattempo, nel distretto calzaturiero parabiaghese, qualcuno che aveva come slogan “la calzatura maledettamente giovane”, vide quei disegni, identificò il concetto con l’idea di modernità e la volle fare propria. Nacque così la campagna stampa del calzaturificio
Rancir, del designer Giorgio Rancilio, creata sul finire del 1970 e replicata l'anno successivo.
Meanwhile, in the Parabiago footwear district, someone who described his own production as "bloody young" saw Gernreich's drawings, and fully embraced the idea behind it. Thus, the 1970/1971 Giorgio Rancilio's Rancir press campaign was born.
|
1971 | Rancir by Giorgio Rancilio
Parabiago, Milan
|
|
1971 | Rancir by Giorgio Rancilio
Parabiago, Milan
|
|
1972 | Rancir
Parabiago, Milan
|
[1] L’eco arrivò subito anche in Italia: ecco l'articolo da “La Stampa” del 22 gennaio 1970:
[1] And Italy as well: here's the article from the daily newspaper La Stampa (Turin), January 22, 1970
Maggiori dettagli sulla sfilata (e bellissime foto) in
“The Rudi Gernreich Book, di Peggy Moffit.
More details and great pictures about Gernreich’s show in “The Rudi Gernreich Book", di Peggy Moffit.