Wednesday, June 3, 2015

GILDO COMELLI & THE SHOEMAKER ERCO'S HISTORY [2/2]

May 9, 1963 | An award that honors the city of Vigevano
Source: L'Informatore Vigevanese

Il Calzaturificio ERCO rappresentò una delle espressioni più alte della produzione calzaturiera vigevanese. Insieme ad altre aziende locali di pari livello - AldrovandiWalteaPanviRe MarcelloClema e diversi altri - contribuì nel ventennio 1950-1970 all'affermazione di Vigevano come capitale mondiale della scarpa.

[CONTINUA DALLA PRIMA PARTE]

The shoemaker ERCO was one of the most esteemed in Vigevano. Along with other top ranks local companies - AldrovandiWalteaPanviRe MarcelloClema and several others - made footwear history between 1950 and 1970 putting Vigevano on the map as shoe capital of the world.

[CONTINUED FROM PART ONE]


FULL ENGLISH TEXT BELOW


Gildo's son Bruno with the (unnamed) ERCO model


Nell'impresa entrò anche il figlio di Gildo, Bruno, che lavorava al reparto stilistico. Per lo sviluppo dell’azienda, insieme alla famiglia risultò fondamentale la formazione di una manodopera altamente qualificata, con un'abilità tecnica straordinaria, tanto che: 

“Non appena si sparse la voce che chiudeva la ERCO, gli altri calzaturifici iniziarono ad accaparrarsi gli operai. Tagliatori, calzolai, orlatrici e inguarnitrici, nella maggioranza dei casi "cresciuti da piccoli" e rimasti fedeli all'azienda per oltre un ventennio, raggiunsero livelli altissimi di abilità tecnica in ogni singolo processo di fabbricazione. A ciò si aggiungeva il lavoro qualificato dei giovani collaboratori stilisti, da quelli interni come Alberto Necchi e Carlo Corticelli ai free-lance come Aldo Pallanza e Franco Caresana. Grandi professionisti, alcuni dei quali ancora in attività, che contribuirono con il loro estro e la loro fantasia a determinare il successo delle nostre calzature.


ERCO employees on works outing
Center stage, second row from top: Maria Comelli, Gildo's mother

Straight out a Cinecittà stage
ERCO employees on works outing
Second row from bottom, third from right: Mr. Gildo Comelli
Top row, third from left: Mrs. Comelli
Second row from top, center stage: a smiling Alberto Necchi

Carla Comelli ricorda con orgoglio la vicinanza del personale all'azienda, le loro qualità umane e professionali, il senso di famiglia allargata e mai uno sciopero.

"C'era professionalità e genio creativo; le tecniche di lavorazione erano quasi esclusivamente manuali e l'impiego dei materiali più pregiati garantirono calzature di alta classe ed eccelsa qualità che si distinguevano per l'originalità e l'eleganza dei modelli. Esecuzioni perfette anche per esemplari più elaborati, ineguagliabili per leggerezza (peso piuma) oltreché per la comodità delle calzate."


1960s | Eugenio Comelli (Gildo's uncle) at the desk
Source: Renata Comelli (Vigevano)

"Grazie anche al proficuo lavoro di Nando Zanolla - autentica "macchina da guerra" - subentrato al padre Guido come rappresentante della ditta e nel settore vendite, il marchio ERCO si affermò in ambito internazionale, raggiungendo mercati come Germania, Belgio, Olanda e, più tardi, Stati Uniti e Giappone. La quasi totalità della produzione era assorbita dall'esportazione, intenzionalmente mantenuta su livelli quantitativi bassi onde preservarne la qualità (novanta paia al giorno). In Italia fra le clienti c’erano i volti più famosi di TV e cinema: Claudia Cardinale, Edy Campagnoli, Rosanna Schiaffino, Wilma De Angelis…"


Pop singer Wilma De Angelis (L), Bruno and Carla Comelli, the lovely ERCO model
Vigevano Footwear Fair

1962 | Wilma De Angelis at ERCO's
Vigevano Footwear Fair

A soli 44 anni, Gildo Comelli ebbe il primo infarto e la salute minata irrimediabilmente. Era il 1963, l'anno in cui ERCO vinse il primo Oscar della calzatura a Torino. Riuscì comunque a continuare l’attività agli stessi livelli qualitativi per tutti gli anni ’60, un periodo che riservò molte soddisfazioni, certificate anche da una lunga serie di riconoscimenti ufficiali.


Primo premio assoluto "Oscar della Calzatura Export"
Conferito dall'Accademia della Calzatura Alta Moda in Pelle di Torino.

Trofeo Centro Internazionale Alta Moda in Pelle
Firenze

1967
Diploma d'Onore per l'apporto dato alla valorizzazione dell'Arte Calzaturiera Alta Moda in Pelle
Accademia della Calzatura di Torino

Pavia - Miglior calzatura d'esportazione

1968
Medaglia d'Oro dell'Accademia della Calzatura
Torino


1965 | ERCO Clutch
Source: Franco Robecchi (Vigevano)

1965 | ERCO Clutch
Venice embroidery, beige and blue
Source: Franco Robecchi (Vigevano)


E' anche probabile che l'elenco delle premiazioni risulti incompleto: difficile credere che la collezione del 1966, creata utilizzando i ricami della Bischoff Textiles di San Gallo, sia passata inosservata.


1966 | ERCO with Bischoff Textiles (St. Gall)
Source: Calzature Italiane di Lusso magazine

1966 | ERCO with Bischoff Textiles (St. Gall)
Source: Calzature Italiane di Lusso magazine


L'attività del calzaturificio ERCO termina alla fine del 1969. I problemi di salute di Gildo Comelli non davano tregua, i figli erano ancora troppo giovani per poterne prendere il posto e Gildo, con grande dolore, fu costretto a sospendere l’attività produttiva. Non quella lavorativa, di cui diremo più avanti. Anche per il calzaturificio la storia non era ancora terminata: di lì a poco la fabbrica ERCO venne rilevata da un giovane talento italo-svizzero, nato a Pesaro, ma vigevanese d'adozione che si era già fatto notare in Francia e negli Stati Uniti: Andrea Pfister.

Anche se indebolita da una serie di defezioni, la tradizione ERCO é proseguita con Andrea Pfister che si é avvalso inoltre dell'aiuto di Carla Comelli nel ruolo di assistente personale per circa un decennio, proverbiale chiusura del cerchio.



1983 | Andrea Pfister | The Mondrian Series
Carla Comelli personal collection
Photograph: Irma Vivaldi

1983 | Andrea Pfister | The Mondrian Series
Carla Comelli personal collection
Photograph: Irma Vivaldi


GILDO COMELLI
& THE SHOEMAKER ERCO'S HISTORY
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ERCO | Vigevano
I N D E X

Tranne ove indicato, tutte le fotografie provengono dall'archivio personale di Carla Comelli.


Gildo Comelli and his nephew Andrea (Bruno's son)
Vigevano


GILDO COMELLI
& THE SHOEMAKER ERCO'S HISTORY
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Bruno, the other son of Gildo, joined the family business too, working in the style department. Family was a key factor in ERCO's success and likewise the training of a highly skilled workforce, with extraordinary technical ability:

"As soon as it was common knowledge that ERCO was about to close doors, the other shoe factories began to run after our workers. Cutters, shoemakers, hemmers and decorators - the majority of them "grown up in the factory" and loyal to it for more than two decades - achieved the highest level of the technical ability in their respective manufacturing process. Not to mention the skilled work of young designers like Alberto Necchi and Carlo Corticelli, both employed, and the freelancers Aldo Pallanza and Franco Caresana. Great pros, some of them still working nowadays. Their creativity and inspiration contributed a great deal to achieve the level of success of our footwear production."

Carla Comelli proudly points out the company's loyalty of the staff, their human and professional qualities, the feeling of an extended family and the absence of strikes.

"There was professionalism and creative genius. The production was almost entirely handmade and the use of the finest materials guaranteed outstanding footwear, unique for originality and elegance. Perfect executions even for the more elaborate pieces, unparalleled for lightness (featherweight) and comfort.
Salesman Nando Zanolla - bona fide "war machine" - followed his father Guido's steps as a representative of the company. Thanks to his work, the brand ERCO established itself internationally, reaching markets such as Germany, Belgium, Holland, and later , USA and Japan. The production was intentionally limited to about ninety pairs a day in order to maintain the highest quality, the majority of it sold abroad. Among the Italian customers I remember Italian TV celebs and movie stars such as Claudia Cardinale, Edy Campagnoli, Rosanna Schiaffino, Wilma De Angelis…”

When only 44 years old, Gildo Comelli suffered his first heart attack and his health was irreparably undermined. It was 1963, the year when ERCO was awarded the first footwear Oscar by the Academy in Turin. He still managed to operate at the same quality level for all the '60s, a very rewarding time, also certified by many official awards.


1963, 1967
Footwear Oscar Export Award
First prize awarded by the Footwear Academy of Turin

1965, 1969
Award by Centro Internazionale Alta Moda in Pelle
Florence

1967
Diploma of Honor for the contribution to Shoemaking Art
Footwear Academy of Turin

Gold Medal by the Chamber of Commerce, Industry and Agriculture
Pavia - Best export shoe

1968
Gold Medal by the Footwear Academy of Turin


It is also likely that the list of awards is incomplete: it’s hard to believe that the 1966 collection created using the St. Gallen Bischoff Textiles' embroidery went unnoticed.

The ERCO shoe factory closed its door at the end of 1969. Gildo Comelli's health problems have taken their toll, the sons were still too young to be handed over the company and Gildo, with great discomfort, was forced to halt the production. However he didn’t stop his working routine, as we will see later.

But even for the shoe factory the story was not over yet. A little later, the ERCO plant was bought by a talented young Swiss-Italian designer, born in Pesaro, but living in Vigevano, that had already drawn attention in France and in the United States: Andrea Pfister.

Although weakened by a number of staff workers, the ERCO tradition lived on with Andrea Pfister, which also featured Carla Comelli in the role of personal assistant for about a decade. Just like the proverbial it comes full circle.


GILDO COMELLI
& THE SHOEMAKER ERCO'S HISTORY
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ERCO | Vigevano
I N D E X

Unless otherwise noted, all the photographs from the Carla Comelli personal collection.