Il Museo Internazionale della Calzatura idea e racconta una mostra di fascino e seduzione.
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Footwear Museum Vigevano
1974 Catalogue |
Oggi come ieri il nome di Vigevano è in modo indissolubile legato all’oggetto “scarpa”. Fin dai lontani secoli del medioevo è documentata l’arte dei calzolai in città, nella seconda metà del XIX secolo nasce a Vigevano la moderna industria calzaturiera, e subito dopo la II guerra mondiale la città diventa il principale polo industriale calzaturiero italiano, conosciuto per la qualità dei suoi prodotti in tutto il mondo.
Naturale conseguenza di tutto quanto appena espresso è la fondazione, negli anni ’70 dello scorso secolo, del Museo della Calzatura, fortemente voluto dalla lungimiranza dell’imprenditore Pietro Bertolini. Questo museo oggi gode di una eccellente visibilità grazie alla sua collocazione all’interno del castello Sforzesco di Vigevano, dal 2003 ha assunto l’intitolazione “Museo Internazionale della Calzatura Pietro Bertolini”.
Nelle sue sale sono esposte, con un criterio moderno e in costante rotazione, collezioni permanenti e temporanee di calzature, sia storiche che attuali, di proprietà del Museo o prestate. Dalla scarpa cosiddetta “di Beatrice d’Este” (certamente datata al XV secolo e ritrovata all’interno del castello di Vigevano) si passa alle calzature del XVII e XIX secolo, fino alla produzione vigevanese e italiana del ‘900. Alcune sale poi sono utilizzate per esporre le produzioni di stilisti e designers contemporanei, ma anche calzature etniche provenienti dalla più svariate regioni del mondo.
Il Museo nel corso degli ultimi anni ha organizzato mostre ed eventi di vario genere. In questo solco di attività culturale si inserisce la mostra “Il tacco a spillo. Fascino e seduzione”, che dal 23 febbraio al 25 maggio 2008 darà la possibilità di ammirare molte calzature femminili con tacco a spillo, dai primi anni ’50 ai giorni nostri, prodotte da stilisti e designer vigevanesi, italiani e stranieri, di proprietà del Museo o prestate da grandi nomi della moda.
La finalità della mostra è duplice: "storica" ed "estetica". Infatti da un lato intende innanzi tutto dimostrare storicamente la nascita della scarpa femminile con tacco a spillo in Italia, e in particolare a Vigevano, nei primi anni ’50. Accanto a calzature prodotte dai grandi nomi come Ferragamo a Firenze e Dal Cò a Roma, nella prima sezione della mostra un ampio risalto è dato ai prodotti degli stilisti vigevanesi degli anni '50 e '60 (Erco, L'Invitta, Caimar, etc.).
La seconda parte, invece, è dedicata agli sviluppi e alle tendenze della moda del tacco a spillo dagli anni '90 fino ai giorni nostri, con gli eccessi e i barocchismi tipici degli stilisti moderni ed emergenti (troppo lungo sarebbe fare l'elenco degli stilisti presenti).
La storia e gli sviluppi del tacco a spillo sono meglio illustrati negli altri saggi del catalogo.
Ma la mostra non ha solamente una finalità “storica”. Intende infatti rendere visibili a tutti, e soprattutto a "tutte", in modo “democratico”, modelli di scarpe che ogni donna sogna, ma spesso non si può permettere.
E' sotto gli occhi di tutti come uno dei maggiori vezzi per una donna siano le scarpe, soprattutto quelle con tacco a spillo, e certo non si può biasimare una simile passione guardando i modelli e i grandi nomi presenti in questa mostra. Tutte le calzature dalla più datata alla più recente sono il simbolo del fascino e della seduzioni che solo una donna può racchiudere dentro di sé.
La mostra cade anche nel momento più idoneo dal punto di vista della moda e delle tendenze; infatti dopo due stagioni di ballerine e suole raso terra, quest'anno è tornato ad essere, per la moda, l’anno del tacco a spillo, del quale qui si potranno osservare le mode e le tendenze più aggiornate.
In sintesi questa mostra è pensata sia per rendere giustizia storica ad un prodotto che ha esaltato il fascino e la sensualità di diverse generazioni di donne, ma anche per mettere in evidenza come un prodotto all’apparenza così piccolo possa cambiare in modo così incisivo la linea di una scarpa e di conseguenza la femminilità di una donna.