Thursday, July 31, 2014

U P D A T E S

Wooden lasts from
Photograph: WOP

Fratelli Rossetti
YANKEE SHOES

Italian Footwear Oscar
INDEX

Andre Perugia
THE ORPHIC COLLECTION

1957-1963 | Morres
LIFE BEFORE MORESCHI

1956 - 1962 | Oldani
Parabiago

Tuesday, July 29, 2014

GINO ALDROVANDI | VIGEVANO | HISTORY OF

1971 | Aldrovandi
Vigevano


Gino Aldrovandi fu uno dei protagonisti del momento d’oro della calzatura vigevanese fra gli anni ’50 e gli anni ’70 e la sua produzione fu una delle più riconoscibili per stile e per tecnica. 
Grazie alla qualità dei suoi modelli ricevette importanti riconoscimenti: Gino Aldrovandi vinse l'Oscar per la migliore calzatura femminile, assegnato dall’Accademia Internazionale della Calzatura di Torino nel 1964 e nel 1970, mentre nel 1974 vinse l’Oscar della Moda a Montecatini.

Gino Aldrovandi was one of the leading figures of the golden age of footwear production in Vigevano. Between the '50s and the '70s his production was one of the most recognizable for style and technique. First grade quality and craftsmanship led to important awards such as the Oscar for the best women shoes, awarded by the International Footwear Academy of Turin (1964 and 1970) and the Elegance Oscar in Montecatini (1974).



1974 | Gino Aldrovandi 
Source: Ars Sutoria


Gino Aldrovandi e la moglie Angela Chierici erano arrivati a Vigevano dalla provincia di Reggio Emilia in tempo di guerra. Appena questa terminò, iniziarono prima un'attività di produzione di cappelli di paglia e poi, dal 1947, si dedicarono alle calzature, come buona parte dei vigevanesi di allora. L’attività dell’azienda “Gino Aldrovandi”, diventata anni dopo“Aldrovandi Spa”, iniziò a Vigevano in corso Novara, come realtà artigianale e familiare, con una produzione elegante di calzature da donna, prevalentemente rivolta all’esportazione nel nord Europa e nel continente americano. Gino si occupava dello sviluppo dei modelli, del marketing e della parte finanziaria; la moglie Angela sovraintendeva a tutti gli aspetti produttivi. Aldrovandi fu fra i primi, nella prima metà degli anni '50, a sviluppare modelli con tacco a spillo e fu tra gli animatori della Rassegna della Calzatura Vigevanese.

Gino Aldrovandi and his wife Angela Chierici arrived in Vigevano from the province of Reggio Emilia during the Second World War. As soon as the war ended, they started a straw hats production, later  converted to footwear production (1947) as per Vigevanese tradition. The activity of the company "Gino Aldrovandi," - years later renamed "Aldrovandi Spa" - began in Vigevano, Corso Novara. It was a small family business focused on stylish women's shoes, mainly exported to northern Europe and to the American continent. Gino was in charge of design, marketing and financial while his wife Angela oversaw production. Aldrovandi was among the first in the mid '50s, to develop models with stiletto heels and he championed the Footwear Exhibition in Vigevano. 



1974 | Angela Chierici Aldrovandi (center)
Source: Ars Sutoria

La sede dell'azienda fu poi trasferita in corso Genova e successivamente in uno stabilimento nuovo e più grande in via Poerio a Vigevano, quando il personale arrivò a oltre settanta unità. 
Tra il 1971 e il 1976 l’azienda sviluppò una propria rete distributiva, con l’apertura di alcune boutiques a Milano, in Corso Vittorio Emanuele 15 e in Corso Europa, 17 (negozio Saint Cloud), a Montecatini Terme, in via Roma a Torino e in via Tritone a Roma. Sempre a Milano, Aldrovandi si occupò della gestione del negozio “François Villon” in via Montenapoleone.

The company's production site was moved to Corso Genova and later in a new and larger site in via Poerio in Vigevano, whith a staff of more than seventy units. 
Between 1971 and 1976 the company developed its own distribution network for the Italian market, with the opening of several boutiques: Corso Vittorio Emanuele, 15 in Milan; Corso Europa, 17 (Saint Cloud store) in Montecatini Terme; via Roma in Turin; Via Tritone in Rome. In Milan, Aldrovandi was also manager of the shop "François Villon" in Via Montenapoleone. 


1974 | Aldrovandi Store in Montecatini Terme
Source: Ars Sutoria

Anche l’attività di imprenditore di Aldrovandi ricevette diversi attestati e riconoscimenti, tra i quali il premio Internazionale all'innovazione Ercole d'oro, ricevuto in Campidoglio nel 1970, l’Ape d'Oro, nel 1973 da parte dell'Istituto di studi sul Lavoro di Milano e ancora in Campidoglio nel 1974 il Jumbo Jet d'Oro da parte del Comitato del premio nazionale dell'ascesa. 

Aldrovandi as entrepreneur received many certificates and awards: granted twice in Campidoglio (representative office of the City of Rome) by the International Award for Innovation (“Ercole d'oro”) and by the Committee of the National Award of Ascent (Golden Jumbo Jet). In 1974 he was awarded by the Institute for the Study of Labor in Milan.


1974 | Aldrovandi Store in Montecatini Terme
Source: Ars Sutoria

L’attività di Gino Aldrovandi continuò fino all’inizio degli anni ’90. Nel 1993, desiderando ritirarsi dal mercato, entrò in contatto con l’imprenditore portoghese Fernando Texeira da Silva, titolare della Sobete, al quale cedette la propria azienda.

The activity of Gino Aldrovandi continued until the early 90s. In 1993, wishing to retire, he sold his company to the Portuguese businessman Fernando Teixeira da Silva, owner of footwear production group Sobete.


Gino Aldrovandi
At The International Footwear Museum of Vigevano
Photograph: Irma Vivaldi
Gino Aldrovandi
At The International Footwear Museum of Vigevano
Photograph:  Irma Vivaldi


ALDROVANDI | VIGEVANO
I N D E X

SOURCES
Museo dell'Imprenditoria Vigevanese
Exame magazine, Editora Exame, 1995
Corriere della Sera 1993, Mar 24
L'Informatore Vigevanese, 1988, June 30
Ars Sutoria



1971 | Aldrovandi
Vigevano

Monday, July 28, 2014

1970 | YVES JEAN CLAUDE AS SEEN IN CALZATURE ITALIANE DI LUSSO MAGAZINE | PART 2

Yves Jan Claude soon to be changed in
YVES JEAN CLAUDE
Insole label

1970 | Yves Jean Claude designed by Luigi Proverbio
Source: Calzature Italiane di Lusso Magazine (Italian Luxury Shoes)

1970 | Yves Jean Claude designed by Luigi Proverbio
Source: Calzature Italiane di Lusso Magazine (Italian Luxury Shoes)

1970 | Yves Jean Claude designed by Luigi Proverbio
Source: Calzature Italiane di Lusso Magazine (Italian Luxury Shoes)

1970 | Yves Jean Claude designed by Luigi Proverbio
Source: Calzature Italiane di Lusso Magazine (Italian Luxury Shoes)

Calzature Italiane di Lusso Magazine (Italian Luxury Shoes) #20, 1970, Vol. X 
Left: Morlacchi (Parabiago) | Right: Devil (Bari) - Footwear Oscar Winner (Sport men's shoes)


1970 | Yves Jean Claude |
PART 1

INTRODUCING DESIGNER LUIGI PROVERBIO
TANAGRA/YVES JEAN CLAUDE
CERRO MAGGIORE, MILAN


DESIGNER LUIGI PROVERBIO
TANAGRA/YVES JEAN CLAUDE
THE BEGINNING

Friday, July 25, 2014

1928-1962 | CALZATURIFICIO MONCENISIO | SAN VITTORE OLONA, MILAN

1920s | Moncenisio by Ernesto Dell'Acqua & Figli
First logo


"In quel periodo [anni '20] iniziò la sua attività un laboratorio di scarpe che operò per più di quarant'anni, condotto all'inizio da Ernesto Dell'Acqua, in via Leopardi e poi dal figlio Pasquale che lo trasferì in via Sempione. Si trattava del calzaturificio "Moncenisio" specializzato nella produzione di scarpe da uomo con oltre 50 operai, che chiuse nel 1962" 

Giacomo Agrati
Profilo Storico di San Vittore [1] 


"At that time [the '20s] Ernesto Dell'Acqua opened in San Vittore Olona, Via Leopardi, a laboratory of shoes active for more than forty years; later Pasquale, Ernesto's son, moved shop in Via Sempione. We're talking about the shoemaker "Moncenisio" specialized in the production of men's shoes with more than 50 workers, which closed in 1962 "

Giacomo Agrati
Profilo Storico di San Vittore [1]



Calzaturificio Moncenisio logo
San Vittore Olona - Milan


Il Calzaturificio Moncenisio nacque nel 1928 come "Ditta Ernesto Dell'acqua & Figlio". La proprietà passò nel 1937 a Pasquale Dell'Acqua figlio del fondatore Ernesto. Il 23 maggio del 1938 presso l'Ufficio provinciale delle Corporazioni di Milano fu depositato il marchio Monceflex, mentre il marchio Moncenisio fu registrato presso lo stesso ente il 18 settembre 1938.

Alla nuova registrazione del calzaturificio subito dopo la guerra presso la camera di commercio, Pasquale Dell'Acqua risultava esser stato nominato Cavaliere e il suo cursus honorum proseguì subito dopo, con la nomina a commendatore. [2]

Di questo storico calzaturificio sono conservate presso il Museo Olandese della Pelle e delle Calzature (Nederlands Leder En Schoenen Museum) tre modelli risalenti all'inizio degli anni Sessanta, cioè all'ultimo periodo di attività.



The shoemaker Moncenisio opened in 1928 as "Ditta Ernesto Dell'Acqua & Figlio". The ownership went to Ernesto's son Pasquale in 1937. On 23 May 1938 the brand Monceflex was trademarked at the Provincial Office of Corporations of Milan, while the brand Moncenisio was filed at the same office on September 18, 1938.

After WWII the shoemaker record at the local Chamber of Commerce registered Pasquale Dell'Acqua as "knight of labor" and he was later appointed as "commander". [2]

The Dutch Leather & Shoe Museum (Nederlands Leder En Schoenen Museum) hosts in its collection three model of this historic Italian shoe factory.



ca 1960 | Calzaturificio Moncenisio

ca 1960 | Calzaturificio Moncenisio

ca 1960 | Calzaturificio Moncenisio

FOOTNOTES
[1] Giacomo Agrati in AA.VV. "Profilo storico di San Vittore Olona " a cura di Giacomo Agrati – Parrocchia S. Vittore Martire, 1997
[2] Archivio Centrale dello Stato - Marchi e Modelli

Thursday, July 24, 2014

1970 | YVES JEAN CLAUDE AS SEEN IN CALZATURE ITALIANE DI LUSSO MAGAZINE

1970 | YVES JEAN CLAUDE
Designer Luigi Proverbio
Source: Calzature Italiane di Lusso magazine # 20 (Italian Luxury Shoes)

1970 | YVES JEAN CLAUDE
Designer Luigi Proverbio
Source: Calzature Italiane di Lusso magazine # 20 (Italian Luxury Shoes)

1970 | Yves Jean Claude | Designed by Luigi Proverbio
Source: Luigi Proverbio Archive
Photograph: WOP

1970 | Yves Jean Claude | Designed by Luigi Proverbio
Source: Luigi Proverbio Archive
Photograph: WOP

1970 | Yves Jean Claude | Designed by Luigi Proverbio
Source: Luigi Proverbio Archive
Photograph: WOP

1970 | Yves Jean Claude | Designed by Luigi Proverbio
Source: Luigi Proverbio Archive
Photograph: WOP

1970 | Yves Jean Claude | Designed by Luigi Proverbio
Source: Luigi Proverbio Archive
Photograph: WOP

1970 | Yves Jean Claude | Designed by Luigi Proverbio
Source: Luigi Proverbio Archive
Photograph: WOP

1970 | Designer Luigi Proverbio
Source: Calzature Italiane di Lusso magazine # 20 (Italian Luxury Shoes)

1970 | Yves Jean Claude |
PART 2

INTRODUCING DESIGNER LUIGI PROVERBIO
TANAGRA/YVES JEAN CLAUDE
CERRO MAGGIORE, MILAN


DESIGNER LUIGI PROVERBIO
TANAGRA/YVES JEAN CLAUDE
THE BEGINNING




Tuesday, July 22, 2014

1970 | FOOTWEAR OSCAR AWARD | VIGENS | VIGEVANO

VIGENS
Vigevano

1970 | VIGENS
Footwear Oscar Winner Collection
Vigevano

1970 | VIGENS
Footwear Oscar Winner Collection
Vigevano


ITALIAN
FOOTWEAR
OSCAR

T h e H i s t o r y
OSCAR
ITALIANI
DELLA CALZATURA

Monday, July 21, 2014

SALVATORE DEODATO FOR ROMEA [VENICE] | 1970-1971 | PART THREE

1971 | Salvatore Deodato for ROMEA
Source: Ars Sutoria

1971 | Salvatore Deodato for ROMEA
Source: Ars Sutoria


1971 | Salvatore Deodato for ROMEA
On the cover of Ars Sutoria #92

1971 | Salvatore Deodato (right) with ROMEA's owner Mr.Zago.
Bologna Footwear Fair

1971 | Salvatore Deodato (right) with ROMEA's owner Mr.Zago.
Bologna Footwear Fair


DEODATO FOR ROMEA

Friday, July 18, 2014

1958 | PLASTIC AND METALLIC HEELS AT THE VIGEVANO FOOTWEAR FAIR

1958 | New Heels
At the Vigevano International Footwear Fair
Source: Footwear Fair Catalog

Pubblicizzati fra le novità della fiera internazionale di Vigevano, furono presentati nel 1958 i tacchi in metallo e i tacchi in resina trasparente, contenenti all' interno perline, fori e paillette.

Advertised among the novelties of the Vigevano International Footwear Fair in 1958, these heels were made in metallic materials or in transparent resins embedded with beads, flowers and sequins.


1958 | Catalog cover | International Footwear Fair | Vigevano
Source: Vigevano Public Library


Wednesday, July 16, 2014

GUALTIERO NATALI SHOE FACTORY | SAN VITTORE OLONA, MILAN

1935 | Gualtiero Natali shoe factory stand
At the Milan Trade Fair

“Il più noto fra i calzaturifici sanvittoresi fu certamente quello fondato da Gualtiero Natali, che nel 1919 aveva un piccolo laboratorio e produceva dodici paia di scarpe al giorno. Nel 1926 costruì uno stabilimento moderno, aumentando considerevolmente la produzione, che arrivò a 900 paia di scarpe al giorno confezionate da 300 operai. Nato a Milano il 25 agosto del 1906, Gualtiero Natali diventò ben presto un validissimo imprenditore e sportivo di valore, che partecipò a corse automobilistiche, compresa la mitica Mille miglia”
[1]
“The best known among the shoe factories in San Vittore (Milan area) was the company founded by Gualtiero Natali. He owned a small workshop and produced twelve pairs of shoes a day in 1919. He built a modern plant in 1926 to increase the production, which was up to 900 pairs of shoes a day with 300 workers.
Born in Milan on August 25, 1906, 
Gualtiero Natali soon became a valuable entrepreneur and a talented sportsman, which took part in motor races, including the legendary Mille Miglia”. [1]


1928 Alfa Romeo 6C 1500 MM Speciale owned by Gualtiero Natali
Source: Bonhams


1937 | Patent assignment to Gualtiero Natali
By the Administration de l'Enregistrement et des Domaines
Grand-Duché du Luxembourg


Il periodo di maggior sviluppo del calzaturificio fu negli anni ’30. Nel 1930, con macchinari della tedesca Maschinenfabrik Moenus di Francoforte, produceva giornalmente
"400 paia di scarpe di tutte le qualità e di tutte le forme, con particolare riguardo però alle scarpette da donna, tacco cuoio, lavorazione Blake" [2]
A questo periodo risalgono diversi brevetti: nel 1935 un brevetto per una scarpa sportiva e specialmente da campeggio e il deposito, nello stesso anno del marchio "Turisanda". Il marchio Olimpia invece è del ’37, anno in cui, in Lussemburgo, fu anche registrata una "calzatura da donna o altro con il bordo della tomaia rivolto verso l'esterno, coperto con un bordo di pizzo". Nel 1939, nell'era autarchica, quindi in carenza di cuoio, una "Suola monoblocco in un sol getto di gomma a superficie zigrinata, con bordo rialzato a barchetta per contenere una calzatura da donna già confezionata."


The peak of the production was registered in the '30s. In 1930, with machinery by the German company Maschinenfabrik Moenus of Frankfurt, the company produced daily
“400 pairs of shoes of all kinds and all shapes, but particularly women's shoes, leather-heeled, using the Blake production system”
In this period they filed for several patents: an athletic shoe (especially for camping) and the trademark "Turisanda" both in 1935. The trademark Olympia was born in 1937. In the same year a patent in Luxembourg for a "women's or other kind shoe with the edge of the upper facing outwards, covered with a lace edge." In 1939, in the autarkic era of the Fascism, for scarcity of leather, a "sole in a single piece of rubber, knurled on the surface, with a raised edge to contain like a boat a women's shoe already made”.



1937 | Guatiero Natali Patent 


1937 | Proxy statement signed By Gualtiero Natali to Mr. Bettinger


1939 | A Natali patent
Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia

Un segno dello sviluppo dell'impresa è ancora visibile nel territorio di San Vittore, nelle due palazzine fatte costruire in via Manzoni come case per gli operai del calzaturificio. sulla facciata sono ancora visibili le date di fabbricazione, nel 1929 la prima, nel 1931,  anno IX dell'epoca fascista la seconda.

A trace of the company is still visible in San Vittore (Milan): these two buildings in Via Manzoni were built as houses for the workers. On the facade the construction dates: the first one in 1929, the second in 1931, “year IX” of the Fascist era.



Former houses for the workers of Natali's shoe factory
San Vittore Olona | Milan | Via Manzoni
Photo by Irma Vivaldi

Former houses for the workers of Natali's shoe factory
A detail of the facade showing the yars of construction: 1929 (MCMXXIX) 
San Vittore Olona | Milan | Via Manzoni
Photo by Irma Vivaldi

Former houses for the workers of Natali's shoe factory
San Vittore Olona | Milan | Via Manzoni
Photo by Irma Vivaldi

Former houses for the workers of Natali's shoe factory
A detail of the facade showing the yars of construction: 1931 (MCMXXXI)
San Vittore Olona | Milan | Via Manzoni
Photo by Irma Vivaldi

Il momento più nero della storia del calzaturificio risale al 1944, quando, a seguito degli scioperi durante l'occupazione tedesca, tre operai, Angelo Sciuccati, Giuseppe Martignoni e Bruno Uboldi vennero deportati a Mauthausen dai tedeschi e morirono in prigionia. 

The darkest moment in their history dates back to 1944 when, as a result of strikes during the German occupation, three workers, Angelo Sciuccati, Giuseppe Martignoni and Bruno Uboldi, were deported to Mauthausen by the Germans and died there.



1939 | A piece of news
"Michele Faggiolo and Antonio Raffaele arrested in San Vittore Olona. 
Theft of 216 pairs of shoes (about L.10.000 of value), 
against the Gualtiero Natali shoe factory"
Source: "La Stampa" newspaper

La fine delle attività arrivò nel dopoguerra. Proprio nel periodo in cui invece stava per scoppiare il boom produttivo nel distretto parabiaghese.
"Nel dopoguerra l'attività si ridusse in modo considerevole e il calzaturificio fu chiuso nel mese di luglio del 1952.” 
Natali non sopravvisse a lungo alla fine delle attività. Era un appassionato d'auto ed in gioventù, nel 1929, alla guida della sua Alfa Romeo 1500 fu il vincitore nel 1929 della Coppa Crespi all'autodromo di Monza con una velocità media di 141 km/h. Inoltre si era classificato terzo al Giro di Sicilia e settimo alla Millemiglia. Per ironia della sorte, morì proprio in auto. Nel 1956 si schiantò ad alta velocità contro un camion in autostrada mentre tornava di notte a Milano alla guida della sua Aurelia, dopo una serata trascorsa a Saint Vincent con una giovane cantante ed un amico. [3]


Gualtiero Natali closed shop after the war right before the beginning of the footwear boom production in the Parabiago area.
"After the war, the activity decreased significantly and the shoe factory was closed in July of 1952."
Natali did not survive long after the end of the activities. A car enthusiast: in 1929 with his Alfa Romeo 1500 he won the Coppa Crespi race at Monza circuit in 1929 with an average of 141 km per hour. Furthermore he was ranked third in the race Tour of Sicily and seventh in the Mille Miglia. For a bizarre twist of fate, he died driving at high speed. In 1956, with a young girl singer and a friend, he crashed on the highway his Lancia Aurelia into a truck on his way back home after a night at the Casino in Saint Vincent.[3]


Footnotes 

[1]. Giacomo Agrati in AA.VV. "Profilo storico di San Vittore Olona " Edited by Giacomo Agrati – Parrocchia S. Vittore Martire, 1997
[2]. 1930 "Il Settentrione"  - in: Giacomo Agrati "San Vittore Olona - Storia di una comunità 1940-1945" La Tipotecnica 1990
[3]. "La Stampa" March, 8, 1956; "Corriere della Sera" November 18, 1929; March, 7-8, 1956


Gualtiero Natali
Source: Corriere della Sera