BARTOLOMEO CAVALLERA (1898 - 1983) | TURIN

1950s | Bartolomeo Cavallera
Turin

Quando Bartolomeo Cavallera, cavaliere di Vittorio Veneto, morì a 85 anni nel 1983, Aldo Sacchetti lo ricordò riconoscente come “suo grande amico e maestro”. (1)
Sacchetti aveva infatti collaborato con Cavallera nella seconda metà degli anni Sessanta e ne aveva rilevato l’attività e gli archivi in via Pietro Micca 17, nel momento in cui Cavallera si era ritirato, ormai settantenne. Nella fase di transizione fra i due artigiani, le scarpe che uscivano dal laboratorio di Via Pietro Micca erano firmate “Cavallera di Aldo Sacchetti”.

When Bartolomeo Cavallera, Knight of Vittorio Veneto, died aged 85 in 1983, Aldo Sacchetti remembered him gratefully as "his great friend and teacher". (1) 
Sacchetti, already established, joined forces with Cavallera in the course of the second half of the sixties and when Cavallera retired in his seventies took over his business in via Pietro Micca 17. For awhile the shoes made at the laboratory in Via Pietro Micca were signed "Cavallera by Aldo Sacchetti".


1948 | Shoes by Bartolomeo Cavallera
Gran Galà at Palazzo Madama, Turin
Source: exhibition Affetti personali. Storie di donne e di moda | Photo Moisio


1967 - 1969 | Bartolomeo Cavallera evening shoes
Photograph: Irma Vivaldi


1951 | Bartolomeo Cavallera mules 
From the nuptial trusseau of Anna Maria Cavallera
Photograph: Irma Vivaldi

“Bartolomeo Cavallera apre il laboratorio a Torino, in via San Francesco d’assisi 26 subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. Già nel 1935 le sue calzature accompagnano le sfilate di alta moda al Valentino, ma è nel secondo dopoguerra che conosce la propria fortuna. Il negozio si trasferisce in via Pietro Micca 17 e Cavallera associa il suo nome ai grandi della moda torinese e italiana. Nel 1948 le sue scarpe sfilano al gran galà di Palazzo Madama insieme a quelle di Ferragamo. L’anno successivo sono al Lido di Venezia con gli abiti di Schubert e le pellicce Rivella. Ava Gardner indossa un modello appositamente creato da Cavallera per il film La contessa scalza, nel 1954.” (2)  
"Bartolomeo Cavallera opened his workshop in Turin, in Via San Francesco d'Assisi 26, right after the end of World War I. In 1935 his shoes made the haute couture catwalks at Valentino in Turin, but he peaked after World War II. The shop moved to Via Pietro Micca 17 and Cavallera associated with the biggest names of Italian fashion. In 1948 his shoes were shown at the fashion gala in Turin's Palazzo Madama, along with those by Ferragamo and the following year showcased at Venice Lido with Schubert's clothes and Rivella furs. Ava Gardner in the movie The Barefoot Contessa (1954) is shod in (made to measure) Cavallera.(2)


1960s | Bernardo Cavallera at his workshop
Turin


NOTES

(1)
 La Stampa, Jan 6, 1983

(2) Note at the exhibition: Affetti personali. Storie di donne e di moda.


 

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