1969 | FOOTWEAR OSCAR AWARD | GIULIANO GOBBI

1969 | Giuliano Gobbi Ad

“Creare come se si dovesse vivere eternamente, vivere come se si dovesse morire domani”

[Giuliano Gobbi]

Anticipando il linguaggio inutilmente pomposo del marketing moderno, il designer Giuliano Gobbi dava sfogo al proprio ego con un motto che, pensando a Julius Evola, mischiava James Dean con il Mahatma Gandhi. L’anno era il 1969 e l’Accademia della calzatura torinese gli assegnava l’Oscar per la modelleria femminile mentre diversi calzaturifici si contendevano le sue creazioni .

Nato nel distretto calzaturiero di Stra, aveva da tempo adottato come suo territorio di elezione Montevarchi, dove morì nel 2004. Alle spalle l’esperienza con Christian Dior e Ferragamo, Giuliano Gobbi decise di presentarsi puntando sulla propria immagine (piuttosto che sui propri modelli) frequentemente bene in vista nelle pagine pubblicitarie. Uno dei rari casi italiani di designer nel settore calzaturiero - o meglio "tecnico modellista", come si definiva allora - che riuscì a rendere famoso il proprio nome e a lasciare una traccia di sé.

“Create as if you were to live forever. Live as if you were to die tomorrow”

[Giuliano Gobbi]

Predating modern baloney marketing lingo, designer Giuliano Gobbi's motto mix Mahatma Gandhi, James Dean and Julius Evola. It was back in 1969 and while he was in high demand among shoe factories, the Footwear Academy in Turin awarded him for his women footwear models.

He was born in the import shoe production area of Stra (Venice), then moved to Montevarchi (Arezzo , Tuscany), where he died in 2004. After working for Christian Dior and Ferragamo, he decided to promote himself not only with his designs, but with his own image. You may not know him, but he is not forgotten.