“La Zenith era stata fondata nel 1914 da Edgardo Buzzoni, figlio di un commerciante di pellami con un laboratorio artigiano in via Ripagrande [a Ferrara] e già allora produceva 40 paia di scarpe per uomo e per bambino e poi quelle da donna passando ad una produzione totale di 200 paia giornaliere.
Nel 1923 aveva cambiato sede e con la lavorazione Goodyear, l'utilizzo di macchine più moderne e una migliore organizzazione commerciale riuscì ad affermarsi sui mercati internazionali della Svizzera, Austria, Germania, Polonia, Francia, colonie francesi.” [1]
Nel 1923 aveva cambiato sede e con la lavorazione Goodyear, l'utilizzo di macchine più moderne e una migliore organizzazione commerciale riuscì ad affermarsi sui mercati internazionali della Svizzera, Austria, Germania, Polonia, Francia, colonie francesi.” [1]
"Zenith was founded in 1914 by Edgardo Buzzoni, son of a leather merchant with a workshop in Via Ripagrande in Ferrara. At that time it produced 40 pairs per day of men's shoes, plus 200 pairs per day for children and women.
In 1923 they moved and managed to successfully enter international markets such as Switzerland, Austria, Germany, Poland, France and French colonies. The Goodyear system was employed along with modern machines and a better commercial organisation. " [1]
In 1923 they moved and managed to successfully enter international markets such as Switzerland, Austria, Germany, Poland, France and French colonies. The Goodyear system was employed along with modern machines and a better commercial organisation. " [1]
Nel 1929, a soli 47 anni, era morto il fondatore della società, Edgardo Buzzoni e nel 1930 gli eredi avevano registrato il marchio Zenith e rinominato l’azienda. Proprio a questo momento e alla volontà degli eredi di continuare lo sviluppo commerciale dell’azienda risale la campagna pubblicitaria affidata a uno dei disegnatori più prestigiosi, il triestino Marcello Dudovich. Per Zenith Dudovich disegnò due manifesti nel periodo di attività della società editrice “Star”, da lui fondata con l'avvocato Arnaldo Steffenini nel 1920 e della quale fu direttore artistico. [2]
L’idea scelta da Dudovich fu di rappresentare la scarpa Zenit comoda come una poltrona, nella quale sono perfettamente a loro agio un uomo e una bambina.
In 1929, at the age of 47, the founder of the company, Edgardo Buzzoni, died and in 1930 the heirs registered the Zenith brand and renamed the company. At this time, the will of the heirs to continue the commercial development of the company produced the advertising campaign entrusted to one of the most prestigious designers, Marcello Dudovich. For Zenith, Dudovich designed two posters. It happened while he was the artistic director at "Star", the publishing company he had founded with the lawyer Arnaldo Steffenini. [2]
The brilliant idea by Dudovich was to represent the Zenit shoe as comfortable as an armchair, in which a man and a child are perfectly at ease.
Un altro nome prestigioso chiamato pochi anni dopo per illustrare la produzione Zenith fu Gino Boccasile, che scelse gabbiani e una giovane donna in bianco per la freschezza delle calzature estive.
Il calzaturificio Zenith “già nel 1932 produceva 350 paia di scarpe da uomo e 200 di scarpine flessibili per bambini con una vasta clientela nazionale ed internazionale. Nel secondo dopoguerra nel nuovo stabilimento costruito nel 1950 su un terreno del fondo Caldirolo aveva una produzione che impegnava 530 dipendenti con buone prospettive di mercato e propri negozi a Milano, Bologna, Napoli, Firenze e Roma." [1]
Negli anni '60 il calzaturificio concentrò la produzione su calzature eleganti e sportive di lusso da uomo.
"Per il cambio manageriale, la concorrenza di aziende che producevano a minor costo, cominciò la crisi dell'azienda e nel novembre del 1971 venne venduto il marchio alla 'Di Varese" con i primi licenziamenti. Col passaggio di proprietà, l’azienda fu rinominata “Calzaturificio di Ferrara (…) fino all'intervento della Gepi nel 1973 che rilevò l'azienda per produrre scarpe per i corpi militari, fino alla chiusura definitiva della fabbrica avvenuta nell'aprile 1982. ” [1]
Another prestigious name called a few years later to illustrate the Zenith production was Gino Boccasile, who chose seagulls and a young woman in white for the freshness of summer shoes.
"The Zenith shoe factory, in 1932, produced 350 pairs of men's shoes and 200 of flexible children's shoes with a large national and international clientele. After World War II in the new factory they had a production with 530 employees, good market prospects and stores in Milan, Bologna, Naples, Florence and Rome." [1]
In the 1960s, the shoe factory focused its production on luxury and elegant men's sports shoes.
The company crisis was caused by management change and competition from companies producing at lower cost; in November 1971, after the first layoff, the brand was sold to 'Di Varese' and rebranded as Calzaturificio di Ferrara ... ; the final change of ownership happened in 1973 with the company Gepi: they produced shoes for the army until the shutdown in April 1982." [1]
FOOTNOTES:
[2] Marcello Dudovich
1974 | Calzaturificio Città Di Ferrara
The last name of the Zenith Shoe Factory
"Sworn price, guaranteed quality"
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