LUCCIOLE PER LANTERNE (ROSSE)


Silvia Pieraccini | L'Assedio Cinese
Il Distretto Senza Regole Degli Abiti Low Cost di Prato
(Gruppo 24Ore, 2010)


E' la seconda edizione, aggiornata al giugno scorso, del volume uscito nel luglio 2008. Silvia Pieraccini, giornalista del Sole 24 Ore, scandaglia il distretto di Prato per evidenziare origini e cause dell'altro "Made in Italy", formalmente legittimo, ma al di fuori delle regole e quasi impossibile da controllare. Economia parallela che non conosce crisi nel momento in cui l'omologo settore italiano sbanda. 

Il distretto cinese nasce 20 anni fa - indisturbato - e si sviluppa nel settore pronto moda, quindi non sovrapponendosi alle industrie manifatturiere locali per le quali Prato é nota nel mondo. Il risultato é un "Fatto in Italia" - con tessuti cinesi - ridotto a semplice etichetta di provenienza che giunge da Prato con "una produzione di un milione di capi al giorno, 7 milioni a settimana, 360 milioni all'anno - pari, per rendere l'idea, alla metà di quelli prodotti dal colosso del fast fashion Zara - tutti cuciti da immigrati cinesi che in larga parte lavorano per aziende cinesi senza tutele né garanzie."

Già questo dato, posto a inizio volume, impressiona, dopodiché Silvia Pieraccini analizza dati e intervista autorità locali, imprenditori italiani e cinesi. Ne esce un volume che si legge come un romanzo, ma che purtroppo non lo é.



Silvia Pieraccini
The Chinese Siege | Prato: the district without rules
(Gruppo 24 Ore, 2010)

This is the first book about the Prato district since it was taken over by the Chinese immigrants. You might be aware of the situation because of the now famous NY Times article, but if you read Italian you should dive into it in order to understand what's behind it, the numbers, the slavery and the consequences happening to the celebrated "Made in Italy" fashion label.

It began 20 years ago and nobody paid attention, now it's a beast that can't be controlled, or so it seems. Originally published in July 2008, this is the updated edition (June 2010) from a journalist, Silvia Pieraccini, born and bread in Prato.


 

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