1796 | Andrea Appiani
Napoleone alla battaglia di Lodi
General Bonaparte after the Battle of Lodi
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[English text below]
Anselmo Ronchetti deve la - scarsa - sopravvivenza del suo ricordo al fatto, citato sempre con margine di dubbio, di aver confezionato a Napoleone un paio di stivali o addirittura uno stivale solo. L’episodio, anche se raccontato in più varianti, rimane avvolto in un’aura di leggenda.
In realtà i fatti furono ben diversi e iniziarono così.
L’episodio fu raccontato da Giovanni Battista Carta in una biografia inedita, ripresa poi da Luigi Medici.
Quando Ronchetti aveva ventitrè anni, il 15 di maggio del 1796 faceva ingresso trionfale in Milano il ventisettenne Napoleone Bonaparte, comandante supremo dell’Armata d’Italia, pomposo nome di un esercito che era stato assemblato alla bell’e meglio e ciononostante portato ai successi in battaglia contro Piemontesi e Austriaci.
Entrando a Milano Napoleone fu accolto come liberatore e, tra il folto pubblico, magari insieme, vista la loro amicizia, c’erano Appiani, che avrebbe poi ritratto Napoleone, e Ronchetti che lo avrebbe calzato. Ronchetti ne studiò il piede ad occhio e un paio di giorni dopo si presentò a Palazzo Reale, dove Napoleone soggiornava, con un paio di stivali alla Dragona per fargliene dono. Fu introdotto dagli uscieri ad uno stupito Bonaparte come “il più famoso calzolaio di Milano”. Ronchetti piacque a Bonaparte:
“Nobilissimo aveva, come ebbe sempre, il contegno, né ombra eravi in lui di sommessione o stupida adorazione” [Luigi Medici, op.cit.].
E a Bonaparte piacquero anche gli stivali: ne fu entusiasta tanto che li volle pagare quaranta luigi e dichiarò che da quel momento Ronchetti sarebbe stato il suo calzolaio. E così fu.
E questa é la prova.
1808 | Anselmo Ronchetti
The Napoleon model
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1808 | The Ronchetti model at
Veneranda Biblioteca Ambrosiana - Milan
Source: Alinari
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Si tratta di un modello di Ronchetti conservato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano (lascito di uno dei figli di Ronchetti - "Dono Ronchetti" si può leggere sulla cornice), per un paio di stivali fatti a Napoleone dodici anni dopo l’episodio raccontato.
Nell’attesa di vedere quelli veri, possiamo immaginarci gli stivali di Napoleone più o meno come quelli che gli fece indossare Paul Delaroche nel celebre dipinto, anche se fu realizzato più di vent’anni dopo la morte di Bonaparte...
ANSELMO RONCHETTINAPOLEON'S SHOEMAKER
I N D E X
Ronchetti’s memory barely survives thanks to the fact, always mentioned with the benefit of the doubt, that he once made a pair of boots or just one boot to Napoleon.
Actually, the facts were quite different and began this way.
The episode was recounted by Giovanni Battista Carta in an unpublished biography, then resumed by LUIGI MEDICI.
When Ronchetti was twenty-three years old, the 15th of May 1796, the twenty-seven years old Napoleon Bonaparte entered Milan triumphally, at the head of the Army of Italy, pompous name for a motley crew, which won the battles against Piedmontese and Austrians.
While entering Milan Napoleon was welcomed as a liberator and, among the huge crowd - maybe together because of their friendship - there were Andrea Appiani (soon to portray Napoleon) and Ronchetti who later provided him with boots. Ronchetti measured Napoleon’s foot at a glance, then, a couple of days later, he went to the Royal Palace, where Napoleon was staying, with a pair of boots to make him a present.
He was introduced by the ushers to an astonished Bonaparte as "the most famous shoemaker in Milan".
Bonaparte liked Ronchetti.
"So noble had, as he always had, the attitude with no shadow of submissiveness or silly worship". [Luigi Medici, op.cit.].
Waiting to see the real ones, we can imagine Napoleon boots more or less like those of the famous painting by Paul Delaroche, although it was made more than twenty years after the Bonaparte’s death…
ANSELMO RONCHETTI
NAPOLEON'S SHOEMAKER
I N D E X