THE CALZATURIFICIO BORRI: MADE IN (THE KINGDOM OF) ITALY

Il Calzaturificio BORRI durante il ventennio fascista.

The Shoe Factory Borri under the fascist regime.

by Irma Vivaldi

May 1927 - [Ampelio Vimercati collection]
Giuseppe Borri, Busto Arsizio

[English Text Below]

“La Lira che è il segno della nostra economia, il simbolo dei nostri lunghi sacrifici e del nostro tenace lavoro, va difesa e sarà difesa fermissimamente, a qualunque costo” 
Benito Mussolini, dal discorso di Pesaro, 18 agosto 1926)

Nel 1926 la svalutazione della Lira era diventata insostenibile e l’Italia era ancora profondamente immersa nei problemi economici del Dopoguerra. Il discorso di Pesaro di Mussolini segnò l’inizio di una campagna intensa, nonché ricca di risvolti populistici, di contrasto all’inflazione e di lotta al caro vita, combattuta sui fronti dell’aumento della produzione interna e della riduzione dei costi. 

Nel corso del ’27 si moltiplicarono appelli ed iniziative governative volte a far abbassare i prezzi di cessione di tutte le merci. L’appello naturalmente riguardava anche i generi ritenuti di prima necessità, calzature incluse.

Giuseppe Borri era morto per un incidente nel dicembre del 1926. La guida del Calzaturificio Borri era passata quindi nelle mani dei figli, che già collaboravano con lui. In particolare in quelle del primogenito Ambrogio, di temperamento più severo ed autoritario rispetto a quello del padre.




1930s | Calzaturificio Borri
Model 22


Con Ambrogio Borri il nuovo corso aziendale apparve subito vicino alle politiche del governo. Uno dei primi segni di questo favore si ebbe già nel maggio del ’27, quando, rispondendo spontaneamente alla richiesta governativa di ridurre i prezzi di cessione delle merci, il Calzaturificio annunciò ai clienti una riduzione dei prezzi del 6%. 

Dopo aver segnalato le difficoltà di quella scelta, la direzione dichiarava: 

“la nostra decisione sorge quindi spontanea, dal solo desiderio di contribuire al risultato concreto e duraturo della campagna voluta dal nostro Governo, perché precipuo scopo di tutti gli animi e di tutte le coscienze deve essere il benessere Nazionale”.

Questo entusiasmo si mantenne evidentemente negli anni successivi e fu ricambiato da un occhio di riguardo da parte del governo fascista. 

Già nel 1929, infatti, l’allora ministro delle Corporazioni Giuseppe Bottai si recò in visita a Busto Arsizio, con l'occasione dell’inaugurazione di un monumento dedicato all'industriale Enrico Dell’Acqua, il “principe mercante”

In quell'occasione visitò solo tre impianti produttivi: il cotonificio Bustese, la tessitura Venzaghi e appunto il Calzaturificio Borri.





CALZATURIFICIO BORRI
I N D E X 



Calzaturificio Borri
Busto Arsizio, Varese


“The Lira which is the hallmark of our economy, the symbol of our long-term sacrifice and our hard work, must be defended and will be firmly defended by any means” 
Benito Mussolini, Pesaro speech, August 18, 1926

The devaluation of the Lira had become unsustainable in 1926 and Italy was still facing huge post-war economic problems.

Mussolini’s speech in Pesaro was the beginning of a campaign, full of populist implications, against the inflation and the high costs of living. The campaign aimed to increase the domestic production and to reduce costs.

In 1927 appeals and government initiatives were multiplied in order to drive down the sale price of all goods. The appeal applied to all goods considered necessities, footwear included.

Giuseppe Borri had died in an accident in December 1926. His sons took over, and Ambrogio, the eldest, known to be a bossy man, ran the shoe factory.

With Ambrogio at the helm, the company got closer to the government policies. In May 1927, Borri voluntarily joined the government request to lower retail prices and they announced a 6% price reduction:
“Our decision comes spontaneously from the mere desire to contribute to the concrete and lasting results of the campaign, desired by our government, because primary purpose of all the souls and consciences must be the national welfare.”
The fascists appreciated and two years later - when in Busto Arsizio - the then Minister of Corporations Giuseppe Bottai paid Borri a visit. The minister also visited the cotton mill BUSTESE and the VENZAGHI textile company after the monument's inauguration of the "merchant prince" Enrico Dell'Acqua..

HERE: two witnesses talk about the working conditions at Borri under the fascist regime.



CALZATURIFICIO BORRI
I N D E X

 

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