Aldo Sacchetti shoes at the Footwear Museum Of Vigevano
(Photo Irma Vivaldi)
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[English Text Below]
A detta
dello stesso Sacchetti (in un'intervista per “La Stampa” del 1987), nei primi
tempi della sua attività indipendente, l’entusiasmo del novizio rendeva le sue
creazioni molto belle a scapito però della funzionalità e solo col tempo arrivò
un’ottimale combinazione dei due aspetti.
L’alto livello estetico e l’elevata qualità artigianale erano fin dall’inizio caratteristiche delle sue produzioni; già nei primi anni ’50 Aldo Sacchetti divenne il calzolaio ufficiale delle sfilate delle sartine e dei giovani stilisti torinesi al Teatro Carignano di Torino in occasione della Mostre del Tessile e dell’Abbigliamento.
L’alto livello estetico e l’elevata qualità artigianale erano fin dall’inizio caratteristiche delle sue produzioni; già nei primi anni ’50 Aldo Sacchetti divenne il calzolaio ufficiale delle sfilate delle sartine e dei giovani stilisti torinesi al Teatro Carignano di Torino in occasione della Mostre del Tessile e dell’Abbigliamento.
1955 | Turin | The finishing touch before the catwalk |
Source: La Stampa
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Queste manifestazioni furono organizzate a partire dal ’53
da parte dell’Ente Moda Italiano e di Anna Vanner, una delle più importanti
giornaliste di moda del tempo nonché fra le più indefesse sostenitrici della
moda italiana.
1953 | Turin |
The first fashion houses collective event
| Source: La Stampa |
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Nomi oggi perlopiù dimenticati, tra cui Nicola Badolato, Irma De Braud, Longo e Comollo, Merving-Boutique o altri molto più in auge anni dopo, come San Lorenzo, Naldoni o Viscardi sfilarono lungo tutti gli anni ’50 al Carignano.
1953 | Turin | Morning dresses | Source: La Stampa |
Le serate erano un vero evento mondano a Torino ed un costante successo di pubblico. Nel corso degli anni si alternarono sul palco come presentatrici “lady moda” Elsa Rossetti, Enza Sampò ai suoi esordi, la cantante Meme Bianchi.
1958 | Turin | At the end of the show | Source: La Stampa |
Ma il vero centro di attrazione erano le indossatrici e soprattutto le nuove creazioni per il giorno e da gran sera delle nuove case di moda, le novità in termini di forme, tessuti e decorazioni che l’industria tessile proponeva e che l’artigianalità torinese sviluppava. E sicuramente non passavano inosservate le calzature perfette che Sacchetti creò in quegli anni per accompagnare i passi eleganti delle modelle sulla passerella.
Aldo Sacchetti Sixties shoe
| Photo Irma Vivaldi |
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According to Sacchetti himself, due to his enthusiasm, he used to produce beautiful creations at the expense of functionality (interviewed by “La Stampa” back in 1987) in the early days of his independent activity; only later he combined the two aspects, but high aesthetic quality and craftsmanship were there from the outset.
In fact, since the early '50s Aldo Sacchetti became the official shoemaker for the young designers and seamstresses shows in Turin at the Carignano Theater, during the Textile and Clothing Exhibition.
These events were organized starting from 1953 by the Ente Moda Italiano (Italian Fashion Institute) and by Anna Vanner, one of the most important fashion journalists of the time and a strenuous supporter of the Italian fashion.
Many names now forgotten, including Nicola Badolato, Irma De Braud, Longo and Comollo, Merving-Boutique as well as others much more en vogue years later, such as San Lorenzo, or Naldoni, Viscardi were at these events at Carignano Theater along the 50's.
The evenings were a real social event in Turin and a constant success. Over the years were on stage as presenters "lady fashion" Elsa Rossetti, Enza Sampò, the singer Meme Bianchi. But under the spotlight were the mannequins dressed with the new creations for the day or the evening gowns. A showcase for everything new in terms of shapes, fabrics and decorations, proposed by the textile industry developed by the artisans in Turin.
The perfect shoes created by Sacchetti didn’t went unnoticed and accompanied the elegant steps of the mannequins on the catwalk.