MISS SPINELLY | TRUE ICON OF THE ROARING TWENTIES | PART 4


1935 | Spinelly | By Jean-Dominique Van Caulaert


[English Text Below]



A parte la presenza scenica, un altro punto di forza di Spinelly era il gusto per l’eleganza ed il suo stretto rapporto con la moda. 

In un racconto, la scrittrice Colette ricordò ammirata una visita fatta con Mlle Spinelly alle Seterie Ducharne. L'attrice era descritta come una fata danzante nell’esposizione, dove si drappeggiava tra sete e broccati, in piena familiarità con i segreti dell'arte serica: 

"laddove io non portavo che uno sguardo amante del colore e della decorazione, Spinelly riconosceva subito il fine ornamentale e di completamento, l'incontestabile necessità del lusso"

1924 | Mademoiselle Spinelly
Illustration from Le Bonheur du Jour ou les Grâces à la Mode

Negli anni Venti Spinelly diventò, oltre che una celebrità delle scene, anche icona di stile e regina della moda; o almeno così la vedevano le riviste dell'epoca.


1906 |  Spinelly
From Le Courrier Français

Spinelly era proprietaria di un castello a Rueil-Malmaison e di un appartamento parigino in Champ-de-Mars. Quest'ultimo, all'inizio degli anni Venti, fu affidato all’atelier Martine, Paul Poiret e Paul Iribe, che ne realizzarono gli interni ispirati al celeste impero, salutati poi dalla stampa come una straordinaria opera modernista.


1920s - Spinelly at home
Photo by François Antoine Vizzavona 

1920s - Spinelly at home
Photo by François Antoine Vizzavona 

Tra statue di Buddha, fontane zen, colonne e nicchie, la sala da pranzo fu il momento di fusione delle passioni artistiche ed estetiche di Spinelly. Decorata da Paul Iribe nello stile inglese del XVIII secolo, fu ispirata ai decori floreali utilizzati da Paul Poiret e al profumo preferito di Madame Spinelly, “Le Fruit défendu”, sempre di Poiret. Spinelly posò interpretando una moderna Eva che addentava una delle mele del decoro della sua stessa sala, indossando una spettacolare gonna creata da Poiret.


Spinelly and "Le Fruit Défendu"


In addition to her scenic presence, another Spinelly’s key strength was her taste for elegance and her close relationship with fashion.

In one of her tales, the writer Colette reported a visit done with Mlle Spinelly to the Ducharne silk-factories

The actress was described as a fairy dancing through the showroom, draped in silks and brocades, fully familiar with the secrets of the textile art:

"Where I was just taking a glance loving the colour and the decoration, Spinelly immediately recognized the ornamental function and the completion role, the incontestable necessity of luxury."

In the Twenties, besides being a celebrity on the stage, Spinelly became an icon of style and a fashion queen.

She owned a castle in Rueil-Malmaison and a Parisian apartment in Champ-de-Mars too. About the latter, in 1920-21, after a Spinelly's tournée through North and South America, the Atelier Martine, Paul Poiret and Paul Iribe designed the interiors that were described as an extraordinary and modernist work.

Between statues of Buddha, zen fountains, columns and niches, the lunchroom was the moment of fusion of Spinelly’s artistic and aesthetic passions. Decorated by Paul Iribe in the English style of the eighteenth century, was inspired by the decorative motifs used by Paul Poiret and Madame Spinelly’s favorite fragrance, “Le Fruit défendu” by Poiret. Spinelly played a modern interpretation of Eve by biting one of the apples decorating the walls and wearing a spectacular skirt created by Poiret himself.


INTRODUCING MISS SPINELLY | TRUE ICON OF THE ROARING '20S
FEAT. ANDRE PERUGIA
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FEAT. ANDRE PERUGIA
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